di GERARDO COCO
Secondo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale il debito globale del settore non finanziario ha raggiunto 156 trilioni di dollari, il doppio dell’economia mondiale. Includendo il debito finanziario si supera la cifra impressionante di 230 trilioni, più del triplo del Pil mondiale.
La maggior parte di questo debito è improduttivo perché finanzia consumi o investimenti che non generano flussi neppure sufficienti per ripagare gli interessi sui capitali prestati. E’ debito inesigibile che invece di essere liquidato è stato rifinanziato da governi e banche centrali. Già da molto tempo è stata quindi superata la soglia della saturazione del debito, quel limite oltre il quale il debito cresce più velocemente del reddito collettivo, non può più essere ripagato e il suo peso eccessivo sopprime la crescita. Non è tanto il debito in sé o il suo rapporto con il Pil ad avere importanza, ma la sua qualità, definita dal rapporto tra ogni increment
Lo si trova un economista di scuola keynesiana che interloquisca col Prof.Coco in modo logico e fondato?
Questo articolo ha una logica stringente, basata su dati accertati.
C’è qualcuno che voglia contestare il succo e l’impostazione che dà alla materia il Prof.Coco?