di PAOLO L. BERNARDINI
Le righe che seguono, ed i suggerimenti che esse contengono, sono in realtà dirette sia ad un ipotetico Veneto indipendente – allo stato attuale ancora molto lontano dalla realizzazione – sia all’Italia in generale. La diversità, come al solito, tra i due ambiti di applicazione del mio pensiero, riguarda essenzialmente le dimensioni, per cui un cambiamento relativamente facile poniamo in una Venetia indipendente, con 4 o 5 atenei, ed una Italia dove sono oltre 70, è diversamente introducibile, e questo anche ceteris paribus, ovvero a parità di condizioni. Vorrei tuttavia sottolineare un discorso metodologico, rivolto soprattutto agli indipendentisti che operano non nella sfera intellettuale, come colui che scrive queste righe, ma in quella dell’arena politica. Credo che occorra, modificando le strategie attuali, provare a concepire soluzioni generali che siano applicabili sia a nuove entità politiche costituende, come il Veneto, o la Sicilia, o la
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