di ETTORE BEGGIATO
Quando noi Veneti eravamo liberi e indipendenti, la nostra Repubblica (la Serenissima) donava in segno di pace ai popoli amici la propria terra e le proprie isole e ancor oggi l’isola di San Lazzaro degli Armeni nella laguna veneta è una delle capitali culturali della nazione armena; e la nostra è l’unica bandiera nella quale c’è la parola “Pace”: nel libro del nostro vessillo sta scritto infatti “PAX Tibi Marce Evangelista Meus”.
Da 146 anni è iniziata nel Veneto la parentesi italiana: dopo un vergognoso plebiscito-truffa, l’arrivo degli italiani nel Veneto ha portato fame, disperazione e costretto i Veneti a un’emigrazione biblica (“Porca Italia i bastiema- andemo via” così Berto Barbarani nella sua straordinaria poesia “I va in Merica”). Nel secolo scorso ben due guerre mondiali combattute nella nostra Terra veneta, il doloroso distacco da nazioni sorelle come quella istro-veneta e dalmato-veneta e, nel dopo guerra, la “d
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