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Venezia ha il suo 121° doge, eletto alberto gardin

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gardindi REDAZIONE

(Veneziatoday)“Sono convinto che abbiamo compiuto un autentico miracolo politico”. Albert Gardin, esponente indipendentista della prima ora, è stato eletto Doge. Proprio così: secondo chi sogna una Venezia di nuovo Capitale di una Repubblica autonoma, sabato è stato un giorno cruciale. Per altri, invece, è stato solo un giorno in cui ricordare l’annessione di quella che fu la Serenissima al Regno d’Italia. Per altri ancora, invece, sarà un giorno da ricordare soprattutto per l’intervento della Digos all’interno del Palazzo Ducale.

E’ lì, nella sala del Maggior Consiglio, come tradizione vuole, che meno di una decina di indipendentisti nel gardin2pomeriggio di sabato si è intrufolata, pagando regolarmente il biglietto. L’intento era chiaro: eleggere il nuovo doge di Venezia, riprendendo il filo di un discorso concluso il 12 maggio 1797 con Ludovico Manin. Gli indipendentisti, “grandi elettori”, come riportano i quotidiani locali, hanno pagato regolarmente il biglietto, poi hanno iniziato la cerimonia di voto. Nel frattempo, com’era inevitabile, è intervenuta la Digos, che ha identificato tutti i presenti. Gli operatori erano già sul posto, visto che in riva degli Schiavoni dalle 15 in poi di sabato si è trovato un gruppo di poco più di un centinaio di indipendentisti, gonfalone di San Marco in mano, per protestare nei confronti dell’annessione di Venezia al Regno d’Itaia.

Una tappa storica vissuta come un lutto per quanti sono poi entrati in Palazzo Ducale: “Ringraziamo la Digos di Venezia, intervenuta impropriamante a disturbare pesantemente la proclamazione e investitura del Doge – dichiara Albert Gardin su Facebook – Hanno dimostrato scarsa professionalità o una professionalità non da paese civile. Non c’erano ragioni per tentare di impedire una cerimonia civile. Perché hanno preteso di identificarci? Per quale ragione? Quale contravvenzione avremmo commesso? Il loro intervento è comunque servito a registrare, verbalizzare i fatti. La polizia italiana ci è testimone che l’elezione del 121° Doge è avvenuta.

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4 COMMENTS

  1. Quando l’indipendentismo smetterà di essere folklore, allora ci sarà qualche speranza per la libertà. La vedranno i nostri figli o forse i nostri nipoti. L’importante è che qualcuno la veda, in fondo.

  2. Pensare che ho rischiato la galera per una causa ridicolizzata da queste pagliacciate mitomani. Abbiamo ciò che meritiamo, anzi l’italia è una punizione perfino troppo lieve per le nostre colpe.

  3. Il potere e’ komunista e si komporta da tale.
    I soliti, filo komunisti se non loro stessi komunisti, dicono, furbescamente, che il komunismo l’e’ morto: ma se i fatti komunisti kontinuano kome si fa a dirlo e o smentirlo..??
    Sta scritto: …dai fatti li riconoscerete. Amen.
    Pero’, dai, diciamocelo: se invece di trattare l’argomento sulla SERENISSIMA REPUBBLICA VENETA avessero non so manifestato e battuto i pugni per RIAVERE LA SCALA MOBILE. L’Articolo 18..? Come sarebbero stati trattati..??
    Gia’, argomenti poco trattati in questo periodo di buio pesto.
    Manca, lo si nota bene, come sempre, un fia’ de strategia.

    Saluti ed auguri al nuovo Doge del Popolo Veneto sempre sotto attacco dall’occupante.

    Su, dai, almeno preghiamo.

    PS:
    un di’ un capo’ mi disse: Bandiera mi hanno detto di controllarti.
    R: a me hanno detto di controllare te.
    Sbianco’… e se ne ando’…
    Proviamo mo a controllare noi loro…
    Ne vedarisimo proprio dee bee.
    Cosi’, la identificazione, doveva essere almeno verbalmente e con molta educazione, reciproca.
    IL cittadino e’ il sovrano e no, non si sa chi o forse il suo dipendente..!
    Lo so, parole al vento… le mie sono da anni li’ al vento.
    Peccato.

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