di MARIETTO CERNEAZ
Secondo "El Observatorio Venezolano de Conflictividad Social (OVCS)", dal 1° Aprile al 19 giugno scorso, in Venezuela si sono registrate 2.675 manifestazioni contro il regime, 33 proteste al giorno, il 66% in più rispetto al 2016. E ad oggi continuano, soprattutto su tutto il territorio e non solo a Caracas (dove comunque la frequenza e l'intensità delle manifestazioni è maggiore) o nelle grandi città.
Un altro dato interessante è che il dissenso si sta avvicinando sempre più ai palazzi del potere e in luoghi considerati emblematici, soprattutto violando le ordinanze di divieto di concentrazioni dei sindaci e governatori del partito di Maduro. Tutto questo ha portato a una novantina i morti tra gli oppositori del regime con gli assassini della Guardia Nazionale Bolivariana la passano liscia. Interessante, inoltre, il fatto che nuove forme di protesta si sono materializzate anche in quelle aree in cui si pensava vivessero solo sostenitori del chavismo