di MARIETTO CERNEAZ
Benché in Italia si continui ad evitare di parlarne, la gravissima crisi politica-sociale-alimentare venezuelana ha raggiunto livelli di assoluta insostenibilità. (Come scritto in decine di articoli sul Miglioverde, vedi qui). La realtà quotidiana è all'insegna di scontri e proteste un po' in tutte le città e nelle ultime settimane sono decine le rivolte spontanee causate dalla mancanza di cibo.
Il regime di Maduro usa il pugno di ferro e se da un lato non permette lo svolgimento del referendum revocatorio per cacciare dalla presidenza il despota (sono state raccolte milioni di firme, la genete continua a scendere per strada ma è repressa a colpi di lacrimogeni), dall'altro si comporta come il peggior regime cubano nel razionare gli alimenti, che tiene nascosti per consegnare solo ai propri fedelissimi, esercito in testa. E ridotta alla fame, la gente saccheggia negozi, camion, magazzini dove è disponibile il cibo. Come riportato su IBTimes, "il