di SERENA SILEONI*
Ho letto Hayek, come molti immagino, da autodidatta. Nei corsi di giurisprudenza, almeno in quelli che ho frequentato io, i suoi scritti non circolavano. Non so, quindi, quanto io possa aver capito del suo pensiero, quanto possa averlo correttamente interpretato. Resta però un insegnamento di fondo, o meglio una sintonia di fondo sull’idea che Hayek aveva di ordine spontaneo, applicato al diritto.Il suo pensiero ha confermato un certo disagio verso la legislazione quale strumento di ordine consensuale, aiutandomi a restare costantemente vigile nei confronti dei processi regolativi autoritativi e allontanando da me il pericolo che corrono tutti i giuristi di credere che la legislazione sia sempre il giusto rimedio per la convivenza sociale, una sorta di moderno deus ex machina in grado di risolvere, calandosi dall’alto, ogni problema.
Non è affatto scontato per chi maneggia quotidianamente il diritto – specie, come nel mio caso, il diritto costituzionale