di ANGELO PASETTI
L'altra settimana ho deciso di dare un aumento "de sostanza", 6.000€ lordi/anno, ad una mia collaboratrice davvero valida. Ho chiesto però prima allo studio paghe di relazionarmi circa i costi aziendali totali ed il netto percepito dalla Mia... Anche perchè mi aspettavo un risultato non molto divertente. E così è stato. Sotto riporto copia della risposta del Consulente (depurato ovviamente dei dati sensibili).
"Buongiorno Sig. Pasetti,
riconoscendo un aumento di 6.000 euro lordi annui, il costo aziendale sarebbe di circa 8250,00 euro (con contributi a carico ditta e tfr).
In questo modo la Sig.ra ---------- verrebbe a percepire una retribuzione lorda/mese di Euro 2.868,48 ed una retribuzione netta di circa Euro 1.654,00.
Rispetto all'attuale retribuzione avrebbe un aumento mensile netto di circa Euro 200,00 (Euro 2.800 netti/annui).
Il problema è che con questo aumento, la signora, aumentando il proprio reddito, perderebbe il bonus Renzi di
Stessa identica modalità di un mio amico titolare di una cartiera, che ha voluto dare un bonus di 10,000 euro alla vedova di un suo dipendente con figli minori. Il tutto gli è costato 25,000 euro. Stato LADRO e parassita
un sistema parassita e criminale, divora senza ritegno alcuno quell’organismo che lo ospita e mantiene
Lo statoladro ruba anche il tempo impiegato per lavorare.
Io non ho aziende, ma ne avessi avute assicuro che non avrei lasciato Giorgio Fidenato da solo.