di GIANLUCA MARCHI
Ben oltre i 2 milioni di elettori: 2 milioni e 305 mila è il dato finale. La consultazione popolare avvenuta ieri in Catalogna segna la vittoria delle forze indipendentiste. "Un successo completo" l'ha definito Artur Mas nella conferenza stampa tenuta in nottata. E adesso lo scenario politico apre la strada alla "soluzione finale", cioè elezioni politiche anticipate in Catalogna che si trasformino in un plebiscito pro o contro l'indipendenza dalla Spagna. A quel punto il governo di Madrid e il suo tignoso e ottuso leader Mariano Rajoy non avranno alcuno strumento per bloccare il "processo democratico", non potendo fermare libere elezioni. A meno che decidano di fare prima di allora quel che hanno rifiutato in questi mesi, cioè sedersi al tavolo dei negoziati con i rappresentanti delle istituzioni catalane e discutere del futuro delle due entità, la Catalogna e la Spagna. Tertium non datur: è infatti del tutto impensabile che Madrid invii i carroarmati
“…che ieri sera ha parlato alla stampa in spagnolo, francese e inglese…” Scusa ma mi permetto una correzione. Mas ha parlato a lungo ma in Catalano. Dopo c’è stato un sunto in spagnolo, francese e inglese. Ottimo il resto dell’articolo e si può aggiungere per l’amore della discussione che se Madrid si siederà al tavolo della separazione il debito pubblico spagnolo sarà ripartito sulla base di parametri ragionevoli, mentre se si arriverà alla proclamazione unilaterale dell’indipendenza ….il debito pubblico se lo terrà tutto Madrid.
Divertenti su questo punto le discussioni di ieri sera a Barcellona in Placa Sant Jaume
mas ha concluso commosso che è orgoglioso di essere catalano e di rappresentare questa gente…
una emozioni che certi nostri leader non proveranno mai, forse perchè non sono neppure capaci di provare certe emozioni…