di MARIETTO CERNEAZ
Ad una settimana dal voto spagnolo, con Madrid che vede Rajoy annaspare nel tentativo di formare un governo, continua ad essere Barcellona il centro del dibattito politico. Il leader di Podemos (secondo la stampa internazionale, vincitore morale delle elezioni) s'è detto disponibile a formare un governo coi socialisti, solo se questi ultimi daranno l'ok alla celebrazione del referendum per l'indipendenza della Catalogna.
Intanto, i partiti storici - che non sono arrivati nemmeno al 30% dei consensi - si sono spellati le mani al discorso di Felipe VI, il nuovo Re di Spagna, la cui autorità è accresciuta, in vista di una soluzione al rebus governativo. Gli indipendentisti catalani e baschi, invece, parlano di tentativo di soffocare le aspirazioni indipendentiste.
Ha detto Artur Mas: “Il capo dello Stato presenta, anche se indirettamente, la questione catalana come un’imposizione da parte di una sola persona – Noi siamo il 16% della popolazi