di MATTEO CORSINI
"L'Italia ha portato uno sguardo neokeynesiano, priorità assoluta condivisa da tutti almeno a parole. Una politica che non mette al centro la ripartenza del sogno e del progetto europeo per noi non funziona. I tedeschi, dal loro punto di vista, hanno qualche preoccupazione in più perché temono un atteggiamento inviso da parte dell'opinione pubblica". Al G7 tenutosi in Giappone Renzi ha portato, a nome dell'Italia, uno “sguardo neokeynesiano”, quello che da diverso tempo io preferisco definire “keynesismo all'amatriciana”. A suo dire, riscontrando il favore di tutti, “almeno a parole”, tranne i tedeschi per motivi elettorali.
In realtà i tedeschi non sono spendaccioni quanto gli altri governi a prescindere dall'opinione pubblica e, in fin dei conti, a portare acqua al mulino keynesiano erano per lo più il Giappone (miglior caso empirico dei fallimenti del keynesismo), gli Stati Uniti e l'Italia.
Secondo Renzi, lo “sguardo neokeynesiano” c
Renzi di economia non capisce una beata fava… altro che neo keynesismo…
Ben fanno i tedeschi a non dargli spago, chè agli euri gratis ci pensa invece il patriota italiota Draghi.
Renzi vive su un altro pianeta.
Il pianeta Ottusus.