di MARIETTO CERNEAZ
Delle condizioni miserabili del Venezuela abbiamo più volte scritto, della fame nera che passa il paese anche (VEDI QUI). Ieri, finalmente, a dare una mano per la scarsità di generi alimentari ci ha pensato la Colombia.
Almeno trentamila venezuelani che da mesi non riuscivano a fare la spesa, a rifornirsi di medicine e beni di base hanno potuto usufruire dei supermercati colombiani. Dopo un anno di chiusura, le autorità hanno riaperto le frontiere. In 12 ore, migliaia di persone hanno attraversato il ponte che collega San Antonio de Tachira (Venezuela) a Cucuta (Colombia). I magazzini della città sono stati presi d'assalto poi, fra applausi e pianti di gioia, le famiglie - intonando l'inno nazionale - hanno fatto ritorno a casa, carichi di buste e scatoloni.
“E’ un aiuto riuscire a venire qui per cercare cibo, medicine, che non troviamo più lì”; “Non abbiamo da mangiare, non abbiamo olio, non abbiamo farina. Per questo siamo dovuti venire q
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