di MATTEO CORSINI
"Nel giugno del 2014 non volevano mettere neppure la parola flessibilità nel documento finale; nel gennaio 2015 ci hanno dato 18 miliardi di flessibilità e per il 2016 altri 14 miliardi; grazie a un complesso equilibrio abbiamo portato a casa più di 30 miliardi di flessibilità". Non è la prima volta che Renzi rivendica di aver ottenuto “flessibilità” sui conti pubblici da parte della Commissione europea. Credo sia opportuno ribadire che “flessibilità” significa maggiore deficit di bilancio che, a sua volta, significa maggiore accumulazione di debito pubblico.
Non ci si deve poi meravigliare se ogni mese il debito pubblico segna un massimo storico in termini assoluti e non diminuisce in rapporto al Pil nominale. Renzi e Padoan sono andati avanti per mesi a sostenere che nel 2016 il rapporto tra debito pubblico e Pil avrebbe iniziato a diminuire.
A parte che è curioso notare come un abbassamento di qualche decimale fosse presentato come un risu