di ENZO TRENTIN
C’è un indipendentismo àscaro, e per chi appartiene alle più giovani generazioni chiariremo subito che gli àscari erano soldati mercenari eritrei, inquadrati come componenti regolari nelle forze coloniali italiane in Africa. Rischiavano la vita al soldo dell’Italia anche contro gli autoctoni. Attualmente ci sono “rappresentanti” che assimilandosi agli àscari, in quanto profumatamente pagati dai contribuenti nelle sedi degli Enti Regionali e altrove; non ne assumono però i rischi.
Queste persone sembrano affette da una dissociazione della personalità che si concretizza in disordine percettivo, ideativo e del comportamento. Infatti incassano il soldo dall’Italia, ma s’inorgogliscono in forme di anti-italianismo. Per esempio, per le sconfitte subite dagli italiani a Custoza e Lissa (1866), in quanto tra le fila dei vincitori molti erano i veneti. Vagheggiano ed esaltano virtù militari che con loro nulla hanno a che spartire. Ignorano o sottacciono