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Anche la catalogna alle urne l’1 o l’8 ottobre: per l’indipendenza

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di MARIETTO CERNEAZ Puigdemont è stato chiaro ed ha promesso di convocare, entro ottobre, un referendum sulla indipendenza, che il premier spagnolo Mariano Rajoy ha definito "illegale e incostituzionale", minacciando più volte di impedirne lo svolgimento anche con la forza se necessario. Ciononostante, la volontà politica dei catalani, sorretta da più "prove di forza" durante la Diada, pare inossidabile e in un documento firmato da un centinaio di esponenti della vita politica e culturale catalana, i membri del governo di Barcellona hanno affermato che un referendum sull'indipendenza è «un diritto inalienabile la cui legittimità è fondata sulla volontà maggioritaria dei cittadini catalani». E se il governo centrale dovesse dire di no, come pare certo, che farà la Catalogna? Sarebbe pronta a proclamare direttamente l'indipendenza, dicono gli esponenti più in vista della Generalitat. Questi concetti sono stati ripresi anche dalla stampa spagnola, che sa bene
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