di MATTEO CORSINI
In un periodo in cui lo Stato sta intervenendo sempre più di frequente, direttamente o per il tramite della Cassa Depositi e Prestiti, il verbo statalista ormai viene proferito ad alta voce, senza remore. Per esempio, questo ha recentemente dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, nel corso dell'assemblea degli industriali a Pordenone: “L'Italia ha bisogno di grande industria di stato, da cui possano gemmare opportunità per il territorio e le imprese, perché a differenza di altri player planetari stiamo perdendo i benefici che erano garantiti dalla sua presenza”.
Non dubito che vi sia chi rimpiange la stagione dello Stato imprenditore. Per chi “gemmano” le opportunità? Di certo per chi ne diventa dipendente. Ovviamente per chi, su nomina politica, ne diventa dirigente o amministratore. Sicuramente per quanti, a vario titolo, forniscono consulenze seriali e ben remunerate. Anche, perché no, le imprese che ne forma