di MATTEO CORSINI
Da libertario sono un convinto sostenitore del principio di non aggressione, quindi credo che ognuno debba essere libero di ritenere che il 125° anniversario della fondazione del partito socialista italiano sia una ricorrenza degna di essere festeggiata o ricordata senza vergogna. Ciò nondimeno, e pur considerando che nel tempo la socializzazione integrale dei mezzi di produzione è stata sostituita dalla socializzazione di parte (crescente) del frutto dei mezzi di produzione (mediante tassazione), sono convinto che non ci sia nulla di cui rallegrarsi se nel 2017 c’è ancora chi non prova vergogna, bensì il contrario, a definirsi socialista.
Per esempio Marco Di Lello, fondatore dei Socialdem, associazione che riunisce 4 deputati e centinaia (penso si tratti di un numero autocertificato) di amministratori locali socialisti nel Pd. Il quale, scrivendo una lettera aperta a Matteo Renzi, afferma tra l’altro: “Ma "l'oggetto sociale", il fine, l'obiettivo: q