di ENZO TRENTIN
Giorgio Burin in un intervento afferma d’essere stato in Germania per ragioni di lavoro, dove ha fortuitamente ascoltato un dibattito radiofonico sul tema: Public Readiness and Emergency Preparedness Act, (PREPA), ovvero su coloro che hanno paura delle catastrofi e si fanno scorte di viveri in casa. E così riassume:
Il ragionamento di fondo era una condanna a chi adotta questo atteggiamento per due motivi fondamentali: Garantire l’incolumità dei cittadini spetta allo Stato, come parte del patto sociale in base al quale lo Stato esige dai cittadini le imposte. Quindi è lo Stato che deve assicurare la protezione, oltre che nell’ordinario, anche in caso di catastrofi. I cittadini pagano per questo e non devono preoccuparsi.
Chi fa scorte per 15 giorni e si chiude, supponiamo, in un bunker, da per scontato che dopo 15 giorni al massimo la soluzione torni normale, ma cosa fa lui per contribuire al ritorno alla normalità per tutti se sta chiuso in un bunk