di PIETRO AGRIESTI
Ci sono tanti modi in cui lo Stato può intervenire per favorire alcune imprese rispetto ad altre. Molti di questi li vediamo continuamente all’opera anche oggi in Italia, propagandati di volta in volta dai politici di destra e sinistra come altrettanti modi di favorire i prodotti italiani, di essere vicini ai lavoratori, di salvare marchi storici, di mantenere italiane aziende “strategiche” e così via.
Alla politica e all’apparato statale piace esercitare il proprio potere, e non si fanno scappare un’occasione. Stranamente, a un libero mercato preferiscono un’economia gestita dallo Stato (Che sono “Loro” e non siamo “Noi”). E le occasioni non mancano mai, perché di aziende fallite o di gente il cui posto di lavoro è a rischio da salvare ce n’è sempre e sempre di più dopo ogni intervento statale.
È così che lentamente un paese vede salire a livelli mostruosi la spesa pubblica, il debito, le tasse, il numero di leggi e norme,