di ENZO TRENTIN
Lucio Anneo Seneca agli albori dell'era cristiana diceva: «È turpe dire una cosa e pensarne un'altra, ma più turpe ancora lo scrivere una cosa mentre l'animo te ne detta un'altra.», e Charlotte Brontë nella prima metà del XIX secolo osservava: «La coerenza è il primo dei doveri di un cristiano.» insomma, passano i millenni ma la delusione è un sentimento che non delude mai.
Tra i vecchi notabili democristiani soleva il vezzo di appiccicarsi dei soprannomi che ne sottolineavano le caratteristiche personali o i comportamenti politici. “Il divo” è un film biografico del 2008 scritto e diretto da Paolo Sorrentino, sulla vita del senatore a vita Giulio Andreotti fino agli anni novanta. In esso c'è un riferimento al napoletano (più volte Ministro) Vincenzo Scotti che viene appellato con il nomignolo di «Tarzan» per la sua disinvolta abilità a trasmigrare da una corrente democristiana all'altra. Nell'attuale “giungla politica” i funamboli sono tal