di MARIETTO CERNEAZ
A dicembre, in Venezuela si dovrebbe tornare al voto. Capriles, già candidato sconfitto da Maduro, ritiene non ci siano le condizioni. Guaidò, invece, cerca di riunire sotto un unico ombrello tutta l'opposizione. Da qui a fine anno, però, la situazione continua ad essere inaccettabile e la società civile ribolle.
Una nuova ondata di manifestazioni ha cominciato a dilagare in Venezuela, mentre il malcontento si intensifica all'interno del paese a causa del peggioramento della carenza di carburante (spesso venduto al mercato nero a prezzi superiori a quelli italiani) e del costante fallimento dei servizi pubblici di base.
Secondo i rapporti ricevuti dall'Osservatorio venezuelano sui conflitti sociali, con sede a Caracas, dal fine settimana scorso in 19 dei 23 stati del Venezuela si sono svolte più di cento proteste per chiedere alle autorità di fornire acqua, energia e carburante.
L'industria petrolifera è collassata su se stessa, grazie alle scelte c
Confermo che la benzina costa al mercato nero 2 dollari al litro e si trovano solo taniche da 20 litri max.
Nei distributori ufficiali si devono fare 36/48 ore di coda per fare un rifornimento di max 30 litri contingentati.
In Venezuela era reato penale (!) se si trasportavano taniche di plastica vuote in auto ….
La sanità pubblica, in pratica non esiste più, perché non ci sono più medicinali, i pochi ambulatori privati che funzionano, lavorano finchè riescono a procurarsi qualcosa al mercato nero, ma la popolazione, ormai, non è in grado di pagare le cure ed i medici che sono rimasti, sono pagati pochi dollari ad intervento/visita.
grazie Silvano!