di CRISTIANO PUGLISI
C’è un filo sottile che collega certo ecologismo ideologico, ben rappresentato dalla più recente icona del progressismo liberal, Greta Thunberg, e una forma di cieca e assoluta fiducia nella tecnologia e nella scienza, che permane anche quando queste ultime non riescono a dare certezze, come è avvenuto, purtroppo, durante la pandemia globale di Coronavirus tutt’ora in corso. Ambientalismo e scientismo acritico sembrano infatti presentarsi, anche e paradossalmente in un’epoca segnata, più che dalla laicità, da un diffuso atteggiamento laicista, come due tra i molteplici aspetti di una nuova forma di pseudo-religiosità, caratterizzata, come le vere religioni, da un approccio assolutamente fideistico.
È quella che due autori di grande competenza nei rispettivi campi, come il saggista ed esperto di religioni orientali Gianluca Marletta e il medico e saggista Paolo Gulisano, cultore di Storia della medicina, hanno definito, nel loro ultimo saggio, ed
Quando e soprattutto dove potremo tornare a seminare? Sull’asfalto del catrame e sulla sabbia del deserto i semi non fruttificano.