di JAY BHATTACHARYA
I media apprezzano le notizie negative. "Se c'è sangue interessa" è ancora un moto valido, e forse non è mai stato più vero che nell'era COVID-19. Ogni giorno il telegiornale evidenzia la diffusione del virus e racconta le tristi storie di alcune delle sue vittime.
Eppure, gran parte dei media non presta sufficiente attenzione alle buone notizie riguardanti il miglioramento dei trattamenti e la sopravvivenza dei pazienti con il coronavirus. A differenza dei media internazionali, la stampa americana è stata inesorabilmente negativa nella raccontare il COVID, anche quando ci sono buone notizie da raccontare. Questa negatività fa parte di ciò che alimenta una cultura della paura che si ripercuote sui politici locali, statali e federali e le decisioni che prendono.
Ma ci sono molte buone notizie da raccontare. Il tasso di mortalità causato dal virus è diminuito drasticamente da marzo. Il tasso di sopravvivenza alle infezioni è
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