di ARTURO DOILO
L'Italia invia armi e spende denaro dei contribuenti per i profughi ucraini, lanciando un solo messaggio attraverso i mezzi di comunicazione asserviti: "Vladimir Putin ha commesso un terribile errore e perderà questa guerra, perché la ferocia, la forza e la determinazione del popolo ucraino che difende il proprio territorio ci ispira tutti”. Parole degne di un Di Maio qualsiasi.
Draghi, gli esponenti del suo governo, tutti coloro che invitano a guerreggiare hanno una faccia di bronzo, per non dire altro. Da due anni, il governo italiano ha fatto a brandelli la patetica democrazia italiana, ha usato come fosse carta igienica la costituzione, arrivando al punto di introdurre surrettiziamente la pena di morte (perché altro non è), vietando a coloro che non si sono voluti "vaccinare" la possibilità di lavorare, ergo condannandoli alla fame. Da due anni, prima con Conte e poi con Draghi, l'esecutivo italiano - con l'appoggio dei nuovi guerrafondai arcobalenati -