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L’ambientalismo ideologizzato è una pulsione di morte, un desiderio del nulla

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di EUGENIO CAPOZZI Il pianeta Terra ha oggi otto miliardi di abitanti. In mezzo secolo sono raddoppiati, ma la fame e la miseria si sono enormemente ridotte, grazie all'economia di mercato e alle nuove tecnologie. Basterebbe questo semplice dato a confutare una volta per tutte la stupida tesi secondo cui l'eccesso di popolazione danneggerebbe lo sviluppo economico, e il contenimento delle nascite sarebbe utile a combattere la povertà. Come dimostra la storia è vero esattamente il contrario. Dalla rivoluzione industriale in poi la popolazione mondiale è andata costantemente aumentando, e così pure il suo tenore di vita. E oggi tutti i paesi economicamente in ascesa nel mondo sono tra i più popolosi, giovani e fecondi, mentre quelli in declino sono anziani e sterili. Per combattere la povertà non serve ridurre le bocche da sfamare o i consumi, ma aumentare i consumatori e rendere più produttive agricoltura, allevamento, industria, più efficienti le reti di comunicazione
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5 COMMENTS

  1. A parte qualche l’hobby che si trastulla nella sua ricchezza pianificando nelle conventicole un futuro improbabile, non credo che ai “padroni” convenga diminuire la popolazione, a loro occorrono schiavi, più numerosi sono gli schiavi e più i “padroni” si arricchiscono, ogni mezzo è buono purchè le donne siano feconde e nascano bambini, lo spopolamento sarebbe la loro rovina, preferiscono che l’umanità scoppi, l’arrestarsi del movimento, che salverebbe il mondo, avrebbe luogo a loro danno.

    • In questo caso recitano particolarmente bene. L’occidente comunque si sta spopolando e l’Italia sembra la più propensa a non mettere al mondo nuovi potenziali schiavi.

    • Però… ci chiediamo a sufficienza il perché ciò che dovrebbe essere ovvio non è avvertito come tale da numerosi strati della popolazione, probabilmente la maggioranza? E soprattutto ci chiediamo quali possano essere gli strumenti adatti al ribaltamento numerico di questa percezione dell’ovvio? Oggi come oggi il ribaltamento del significato terminologico risulta essere… l’ovvio dei popoli.

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