di MATTEO CORSINI
In una lunga intervista a Milano Finanza, in cui si sforza di avere un tono rassicurante sull'attenzione a non far deragliare i conti pubblici, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni non riesce a fare a meno di riproporre un paio di castronerie in voga nell'attuale maggioranza.
La prima riguarda l'obiettivo di "ridurre la dipendenza dai creditori stranieri, aumentando il numero di italiani e residenti in Italia che detengono quote di debito sovrano." Si tratta di un songo autarchico che, nelle erronee convinzioni dei sognatori, metterebbe il debito pubblico italiano al riparo dalla speculazione e/o lo renderebbe più sostenibile.
Il fatto è che anche se il debito fosse detenuto al 100% da italiani non ci sarebbe un "libera tutti" alla spesa in deficit incontrollata, non fosse altro per il fatto che quanto meno che la parte detenuta da banche continuerebbe a circolare tramite operazioni di finanziamento collateralizzate proprio da quei titoli.
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