di SERGIO RICOSSA
Noi viviamo come viviamo per una somma di quasi infiniti addendi, di quasi infiniti contributi piccoli o grandi alla nostra civiltà, recati da un numero quasi infinito di individui ignoti o illustri, che agirono indipendentemente, imprevedibilmente, senza seguire un disegno globale, distribuiti quasi a caso nel corso dei millenni, con inspiegabili addensamenti in taluni periodi privilegiati.
Non conosciamo il nome di un solo eroe della Rivoluzione Agricola del neolitico, e senza nulla togliere a James Watt, egli va considerato più un simbolo che il deus ex machina della Rivoluzione Industriale. Edmund Burke diceva: «Nella mia vita ò conosciuto e, secondo la mia misura, collaborato con grandi uomini; e tuttavia non ò ancora visto mai alcun piano, che non sia stato emendato dalle osservazioni di coloro i quali erano, nel comprendere, assai inferiori alla persona, che aveva preso l’iniziativa dell’affare».
Così oggi possediamo un patrimonio eredita