di GUGLIELMO PIOMBINI*
La demonizzazione dei petrolieri
Altri relatori hanno parlato delle radici malthusiane della cultura politica ambientalista, cioè l’idea che la Terra sia sovrappopolata e che bisogna ridurre il numero degli esseri umani, attraverso politiche più o meno coercitive di controllo delle nascite. Per gli ambientalisti sul nostro pianeta siamo sempre in troppi. Avendo mitizzato la natura, cioè avendola resa qualcosa di sacro e intoccabile, gli ambientalisti finiscono per detestare l’umanità in quanto profanatrice dell’ordine naturale.
Gli ambientalisti, più o meno esplicitamente, odiano tutti gli esseri umani, ma ce n’è uno che odiano più di tutti. È lui il principale responsabile della rovina di Madre Terra. Ai loro occhi rappresenta l’“uomo nero” nel verso senso della parola. Dopo questo indizio avete forse già capito di chi sto parlando: del petroliere. Ho deciso in questo mio intervento, un po’ sullo stile di Difendere l’indife
Sì, però il classico petroliere texano “botta-di-culo”, tipo James Dean ne “Il Gigante”, è roba da film. Non che non ne esistessero, anzi ve ne furono a pacchi, ma erano tutti ex vaccari che si improvvisavano “petrolieri” senza le dovute competenze. Fu quindi facile per un volpone come Mr.Rockfeller acquisire tutte le loro terre e/o concessioni e diventare in breve tempo il quasi monopolista assoluto del paese.