di MARIETTO CERNEAZ
Ieri, abbiamo approfondito l'idea di "La democrazia messianica" secondo Jacob L. Talmon. Oggi, confrontiamo l'autore polacco, e il suo pensiero, con Murray N. Rothbard, che contro la democrazia ebbe a scrivere saggi importanti.
Trattasi di due pensatori tra loro lontanissimi per formazione, stile e orizzonte ideologico. Il primo, storico ebreo-polacco, fu tra i maggiori studiosi del totalitarismo novecentesco. Il secondo, economista e filosofo libertario americano, anche lui ebreo, fondò l’anarcocapitalismo. Eppure, entrambi condividono un punto di partenza: una critica profonda al potere politico quando si ammanta di legittimità ideologica. Ma da quel punto in comune, i due prendono direzioni radicalmente opposte.
Il bersaglio comune: lo Stato che si proclama redentore
Nel suo "Le origini della democrazia totalitaria", Talmon individua una pericolosa deriva nella modernità: la trasformazione della democrazia in fede messianica, in cui lo Stato si prese
Comments are closed.