FONTE ORIGINALE: il Giornale (pagine liguri) di Edoardo Ramoni
“A Pontinvrea ci si sta bene”. È questo lo slogan che, disseminato su diversi cartelloni al termine di una lunga serie di tornanti, accoglie i visitatori nel comune di Pontinvrea, paese di circa ottocento anime a nord di Savona, sul versante settentrionale dell'Appennino Ligure. Una realtà circondata da boschi, a poca distanza dal Piemonte, nelle ultime settimane clamorosamente balzata agli onori delle cronache nazionali per la singolare crociata anti-Imu del suo primo cittadino Matteo Camiciottoli. Il quale, sorretto dal suo consiglio comunale compatto come un sol uomo, ha deciso di fare di Pontinvrea il primo comune d'Italia a liberarsi dall'odiata imposta municipale sulla prima casa.
All'inizio, ai più maligni sembrava si trattasse di una trovata mediatica di un sindaco in cerca di notorietà, una bizzarra uscita anti-governativa per guadagnare le attenzioni delle agenzie di stampa di tutto lo stivale.
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