di GIOVANNI BIRINDELLI
La recente costituzione di movimenti politici che affermano di ispirarsi alle idee liberali o libertarie (mi riferisco a “Fermare il declino” e a “Forza evasori”, due movimenti politici molto diversi fra loro) ha spinto alcuni liberali o libertari a storcere il naso. Credo che in alcuni casi dietro questo scetticismo ci sia in parte la convinzione che il liberalismo è un pensiero d’élite che per definizione non può essere condiviso dalla massa e, in parte, la convinzione che il liberalismo non è compatibile con un partito politico.
In questo articolo provo a rispondere alla prima domanda (il liberalismo può essere condiviso dalla massa?) lasciando la seconda domanda (il liberalismo è compatibile con un partito politico?) eventualmente per un articolo successivo. Prima di tentare di rispondere alla domanda se il liberalismo può o meno essere condiviso dalla massa è indispensabile premettere il significato che uno personalmente attribuisce
Cos’è il liberalismo, se non la possibilità per l’uomo qualunque, per la massa, di vivere ed autodeterminarsi libero dalle “elite”?
sottoscrivo!
Sì, sì, sì: è senz’altro utile, anche doveroso, affrontare il problema alla radice e convincere la gente che non è il sole a giare intorno alla terra. Ma dove sono i finanziamenti per affrontare tale problema, dove i potenziali finanziatori. Se non ora, quando? Quando avremo il megafono. Per ora ce l’hanno i Savoia.