di GIANLUCA MARCHI
La riunione del consiglio nazionale della Liga Veneta-lega Nord, a Padova, ha cristallizzato la posizione del consiglio federale del Carroccio contrario alle liste civiche personali, quindi anche a quelle di Flavio Tosi a Verona. Così parlò Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali del Carroccio. E come poteva essere diversamente visto che qualche ora prima, a non molti chilometri di distanza, cioè a Sarego, in provincia di Vicenza, a margine della seduta del cosiddetto Parlamento Padano, Umberto Bossi aveva sibilato: «Non mi pare che Tosi possa presentare una lista civica con il suo nome. Sarebbe danneggiare la Lega. Da Miglio in poi – aggiungeva il Senatur - abbiamo sempre evitato le correnti perché ci farebbero diventare un partito come gli altri». Dunque? La logica conclusione: «A Verona ci sarà solo la lista della Lega Nord» .
Ma l’uscente sindaco di Verona non sembra proprio convinto di mettersi allineato e coperto. E infatti
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