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Se la Scozia voterà per l'indipendenza dalla Gran Bretagna, nel referendum in programma nel settembre prossimo, e vorrà conservare la sterlina britannica come propria valuta, dovrà rinunciare a una parte della propria sovranità, cedendo a Londra la supervisione della politica fiscale, del bilancio, della spesa pubblica. E' il franco messaggio che Mark Carney, governatore della Banca d'Inghilterra, ha inviato agli scozzesi in un discorso tenuto l'altro giorno a Edimburgo, subito dopo il suo primo incontro faccia a faccia con Alex Salmond, primo ministro scozzese e leader del partito nazionalista che vuole la secessione dal Regno Unito.
Carney ha spiegato che se si dovesse costruire un'unione monetaria fra Gran Bretagna e Scozia, bisognerebbe vigilare per evitare gli errori commessi dall'Eurozona che hanno portato al quasi collasso della moneta comune europea. In sostanza sarebbe necessario fare quello che l'Europa predica ma non ha ancora fatto: creare un'unione
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