di LEONARDO FACCO
Già due anni fa, nel luglio del 2014, il governo la fece fuori dal vaso, annunciando la "Riforma di Equitalia", una riforma falsa, che i pennivendoli del regime annunciavano così: “Equitalia va in pensione”, “Equitalia abbandona le minacce”, ” Equitalia, stop alle cartelle pazze”, e così via". Gli ultimi 24 mesi, ci han mostrato che s'è trattato solo di boutade.
Una presa per i fondelli insomma, come da manuale della politica! Ora, ci risiamo. il giullare di Rignano sull'Arno ha rilanciato un paio di mesi fa la fine di Equitalia. E giù applausi da parte della clacque. Orbene, in cosa consisterebbe la fine di Equitalia? Ecco qua: "E' la fusione per incorporamento di Equitalia con l'Agenzia delle Entrate, che darà vita ad Equientrate, concessionaria per la riscossione con cui dovranno fare i conti gli italiani. Sarà la legge di Bilancio a sancire il cambio, che determinerà la chiusura di Equitalia, ma non dichiarerà estinti i debiti
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