di GIANFRANCESCO RUGGERI
Il professore aveva poi ben chiaro quale era l’entità che doveva secedere, ovvero aveva ben chiara l’unità di fondo che caratterizza la Padania, che non solo concepiva nei fatti quando proponeva l’istituzione della “macroregione del nord”, ma che chiamava proprio col nome di Padania già a metà degli anni ’70 come dimostrano le interviste al Corriere della Sera. A tal proposito Miglio ci offre una splendida testimonianza di cosa si intenda per unità di fondo della Padania, quando in un’intervista del maggio 1992, affonda Saverio Vertone che cercava di metterlo in difficoltà con una domanda maligna:
Vertone: “Rimane un problema tutt’altro che facile da risolvere. Come si ritagliano le macroregioni? In Germania le ha ritagliate la storia politica di qualche secolo. Ma in Italia, che facciamo? Rimettiamo insieme il Piemonte, la Liguria e la Sardegna nello Stato sabaudo oppure lo Stato pontificio tra il Lazio e la Romagna?”
Miglio:
Le regioni amministrative attuali sono un punto di partenza. Il punto di arrivo lo decideranno a maggioranza, consensualmente e DAL BASSO (concetto sgradito a troppi padanisti) le popolazioni dei territori che vorranno o non vorranno federarsi o separarsi. So che lei reputa questa una scemenza, non fa che ripeterlo con scarsissimo garbo, ma il non accettare questo principio fondamentale denota una matrice culturale totalitaria, che Miglio, allievo di Schmitt, seppe superare, diversamente da troppi suoi epigoni. La storia contemporanea è costellata di disastri combinati da stati assoluti che invocano storia, araldica o geografia per dare la stura a guerre di conquista.
Infine spero che per unirsi o dividersi, i cittadini sovrani tengano in considerazione l’ordinamento che i singoli territori vorranno darsi. Io spero che la Lombardia si dia un ordinamento ispirato a quello svizzero, a partire dalla struttura federale che conferisce un primato alle comunità locali sul governo centrale, per arrivare ai fortissimi strumenti di democrazia diretta, in grado di sovvertire qualunque decisione presa dai governanti a qualunque livello di governo. Spero anche che la Lombardia libera non debba mai più subire un ordinamento ispirato a quello napoleonico o suoi surrogati post-sabaudi.
Giacomo Consalez
Pro Lombardia Indipendenza