di LUIGI CORTINOVIS
Oggi, 25 giugno 2025, il governo argentino, guidato dal presidente Javier Milei, ha annunciato, tramite il suo portavoce Manuel Adorni, l’eliminazione del Día del Empleado Público (La giornata dell'impiegato pubblico), una giornata non lavorativa celebrata tradizionalmente il 27 giugno, attraverso un decreto che sarà pubblicato a breve sulla Gazzetta Ufficiale.
La decisione, motivata dall’intento di eliminare privilegi percepiti come ingiustificati per i dipendenti pubblici, ha scatenato immediate reazioni di protesta da parte dei sindacati, in particolare dall’Associazione dei Lavoratori dello Stato (ATE), guidata da Rodolfo Aguiar. Adorni ha sostenuto che lavorare nel settore pubblico dovrebbe essere un servizio per i cittadini, finanziato dai contribuenti, e non un’occasione per godersi giorni di riposo non previsti per i lavoratori del settore privato.
Aguiar ha definito la misura un “nuovo atto despótico”, tipico di un regime autoritari
Se è una “giornata NON lavorativa” è una giornata come tutte le altre e quindi non ha alcuna ragione di esistere.
Quando mai quegli ignoranti fancazzari culidipietra parassiti lavorano, specie nei paesi latini?