di JUAN NAVARRETE
L'auto elettrica è, senza dubbio, uno dei mantra più ripetuti dalla sinistra. Il cambiamento climatico, insieme al femminismo, alla lotta razziale e molte altre amenità, hanno sostituito la lotta di classe marxista del secolo scorso. La sinistra ha applicato perfettamente le tesi di Gramsci, controlla l'egemonia culturale e controllerai tutto.
Ma perché l'auto è diventata un loro bersaglio? L'auto è una delle conquiste del capitalismo, di fronte all'individualità, alla proprietà privata, all'autonomia e al petrolio sporco, appare una soluzione messianica, un'auto silenziosa, ecologica, tecnologica.
La narrazione è perfetta, così perfetta che nel 2035 l'Unione Europea vieterà la vendita di auto diesel in Europa, cosa che non ha senso per innumerevoli ragioni che svilupperemo di seguito. Per cominciare, non importa quanto l'Europa riduca le sue emissioni di CO2, del 100% dato che quelle del Vecchio Continente rappresenterebbe solo l'8% delle emiss