di LEONARDO FACCO
Ieri, Attilio Befera ha fatto la parte del leone su tutte le agenzie di stampa, ma anche sui giornali online. Il suo è stato un vero è proprio stillicidio di dichiarazioni a ruota libera, riprese ovunque, manco fosse l’oracolo di Delfi. Riprendiamo quelle più rappresentative:
- “Non riusciremo a fare 35 mila controlli nel 2013″;
- “Il redditometro deve stimolare la compliance”;
- "C’è meno evasione con una pressione fiscale inferiore";
- “Penso esista l’evasione di sopravvivenza";
- "Servono meno tasse, ma chi sgarra resta un parassita della società".
Facendo uso dell'arcinota tecnica del bastone e della carota, il gran capo degli aguzzini ha sciorinato un potpourri che contiene di tutto, dai concetti che, d'acchito, paiono di buon senso (ecco la carota) all’idiozia sesquipedale che equipara l’evasore ad un parassita (il bastone), ribaltando di fatto i ruoli sociali, la logica e il buon senso, che spiega che i parassit
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