di LEONARDO FACCO
Dietro alla pandemia da Coronavirus, in merito alla quale troppe verità non sono ancora state scritte ufficialmente (anche se ormai sono palesemente conosciute e riscontrabili), c’è di più della semplice profilassi inventata per salvaguardare la salute pubblica, fatta di eterno stato emergenziale e scelte diagnostiche insensate. Mesi e mesi di informazione all’insegna del terrore e della paura, hanno avuto conseguenze gravi sulla psicologia delle persone, delle famiglie, delle comunità, delle masse, al punto da indurle ad accettare l'idea che serva un lasciapassare nazista per vivere.
Tutto ciò, dopo due anni, si chiama "Nuova normalità", ovvero totalitarismo illiberale.
Con l’avvio della cosiddetta fase due (la prima riapertura avvenuta nel mese di maggio 2020), la parola d’ordine di chi ha governato la crisi sanitaria è stata, appunto, “Dopo il virus nulla sarà come prima. Dovremo abituarci ad una «nuova normalità»”. Un ammonimento ri