di GIANLUCA MARCHI
Ogni tanto qualcuno lo riesuma dall'oblio in cui appare sprofondato. Nel bene o nel male, a seconda dei punti di vista, Umberto Bossi, ha segnato la vita politica del paese Italia negli ultimi trent'anni. Ora è considerato dai più un personaggio del passato, fondatore e leader maximo di una Lega che come tale non esiste più, essendo andata incontro a un mutamento di pelle piuttosto evidente, e che non sembra in alcun modo ricollegabile al Carroccio delle origini.
Eppure far parlare Bossi oggi può essere utile per capire alcuni passaggi fondamentali della storia leghista, le vicende di un movimento politico e di un uomo, il Senatur, che hanno alimentato un sogno di libertà e di indipendenza, sogno poi obiettivamente tradito o messo da parte con le scelte politiche compiute da almeno il 1999. Ascoltare oggi l'ex segretario federale può essere utile, dicevo, per comprendere il passato a patto che gli si pongano le domande giuste e lo si incalzi su alcun
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