di REDAZIONE
Primo atto della neo premier britannica Theresa May: missione in Scozia, la Scozia che ha votato no al referendum per uscire dall'Unione Europea. May è volata a Edimburgo per difendere l'unità del Regno minacciata dalla premier scozzese, Nicola Sturgeon, che ha ventilato un secondo referendum della Scozia per chiedere l'indipendenza e rientrare nell'Unione Europea.
L'incontro è durato tre quarti d'ora ed è stato definito 'costruttivo'. May ha ribadito la sua intenzione di proseguire i negoziati per la Brexit, ma coinvolgendo la Scozia: "Intendo ottenere le migliori condizioni possibili per l'uscita del Regno Unito dall'Ue. Sono disponibile ad ascoltare tutte le opzioni e l'ho detto chiaramente a Nicola Sturgeon. Anzi: non farò scattare l'articolo 50 per cominciare i negoziati con Bruxelles finché il Regno Unito non avrà un approccio e un obbiettivo comune".
Bisogna vedere cosa Londra promette in concreto a Edimburgo. Da parte sua Sturgeon, che dopo il refer