di BEPPE CACCIA*
Nel Capitolo 55 del Libro primo dei Discorsi, Machiavelli discute la cruciale distinzione tra repubblica e principato, introducendo il concetto di «equalità». L’obiettivo è dimostrare «quanto facilmente si conduchino le cose in quella città dove la moltitudine non è corrotta, e che dove è equalità, non si può fare principato, e dove la non è, non si può fare republica».
Così, contrappone ai regimi politici di Francia, Spagna e Italia, «le quali nazioni tutte insieme sono la corruttela del mondo», la realtà delle «molte repubbliche» che «vivono libere (…) nella provincia della Magna».
Una delle ragioni della loro superiorità risiede nel fatto che «quelle republiche dove si è mantenuto il vivere politico ed incorrotto, non sopportono che alcuno loro cittadino né sia né viva a uso di gentiluomo: anzi mantengono infra loro una pari equalità, ed a quelli signori e gentiluomini che sono in quella provincia sono inimicissimi».
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