di PIETRO di MUCCIO de QUATTRO
La Sicilia come metafora dell’Italia. Era la tesi di Leonardo Sciascia. Ma la Campania non è da meno. E la Calabria sta appaiata a entrambe.
Perché queste tre popolazioni, con un’elite civile, sapiente, gentile, producono la mafia, peggior delinquenza della nazione? Forse per la stessa ragione per la quale generano i campioni dell’antimafia. Le teorie a riguardo hanno il difetto di un rasoio adoperato a sproposito.
Sottendono l’idea che il mondo della mafia e il mondo dell’antimafia siano separati di netto come l’anguria tagliata da un’affilatissima lama. Se la mafia è stata definita “aria che cammina”, la respirano un po’ tutti. Non sono neppure le orbite e i pianeti il modo esatto di raffigurare il fenomeno.
La curva di Gauss, essa sì, lo disegna alla perfezione. Solo la “curva a campana” riesce a spiegare, senza sociologismi fumosi e sfruttamento dei fatti, che la mafiosità è un carattere personale e sociale, u