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Caro Milei, occhio ai sinistri che scenderanno per strada

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di ARTURO DOILO

Il cammino per Javier Milei non sarà semplice, nonostante la mole di voti che lo ha eletto presidente. La mancanza di maggioranze certe significa che tutto dovrà essere negoziato (benchè lui dica che alcuni punti del programma non lo sono), il che richiederà un alto grado di buon senso e cooperazione. 

Ma la sfida più grande sarà nelle strade, i massimalisti di sinistra useranno i metodi soliti, quelli che abbiamo visto applicare in America contro Trump, in Cile contro Piñera, in Italia contro Berlusconi.

I comunisti sono alquanto risentiti per il risultato e saranno tentati di creare agitazioni e sommosse in pubblico, useranno la violenza e fingeranno di fare le vittime, come sempre. Se ne fregano della volontà della stragrande maggioranza degli argentini di vivere in pace, lavoro e ordine. È chiaro che questi gruppi subordinano ogni valore più elevato agli interessi e all’ideologia. Sono parassiti! Così sono cresciuti e moltiplicati all’ombra di tanti anni di populismo, corruzione e sussidi e finanziamenti.

Gli incidenti violenti, come quelli verificatisi nel 2017 con le quattordici tonnellate di pietre durante il dibattito sulla riforma delle pensioni, sono un triste monito di ciò che può accadere quando queste forze vengono sottovalutate. E Milei di riforme da fare ne ha parecchie. Pertanto, la sicurezza e l’ordine pubblico devono essere una priorità del nuovo governo, affidandoli fin dal primo giorno a mani esperte e determinate.

Senza dubbio, il governo Milei che entrerà in carica il 10 dicembre si troverà in un campo minato, dove i perdenti conservano ancora una grande capacità di danno e controllano il deep state. Ecco perché è essenziale circondarsi dei migliori per affrontare le turbolenze della transizione, a cui si aggiunge l’enorme e gravoso fardello lasciato a tutti i livelli da un governo che ha fallito e da un ventennio di kirchnerismo. 

 

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3 COMMENTS

  1. In Veneto si dice che tre caighi fa na piova, tre piove na brentana e tre festini na putana. L’Argentina è un paese con popolazione quasi totalmente europea, spagnola ed italiana per lo più, ha tutto quello che le potrebbe servire per essere a livello del Canada ed invece è riuscita ad accumulare mi pare setto od otto default, così usuali ché non ne ricordo il numero, con governi militari, socialisti e liberisti.
    Invertendo l’ordine delle politiche economiche il risultato da loro non cambia. Auguri a Milei, ma io non gli presterei quattrini.

    • Quale sarebbe stato il governo liberista in Argentina? Se un governo accumula debito non può essere definito liberista. Al massimo può autodefinirsi tale ma sarebbe come se chi scrive si autodefinisse sportivo.

  2. Spero che Milei si sia puntellato coi più alti vertici militari e abbia ottenuto delle garanzie di protezione adeguate oltre che per la sua persona, per il suo programma. In America Latina il placet delle Forze Armate è fondamentale, questo ci racconta la storia di quei luoghi.
    W LA LIBERTAD CARAJO

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