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Catalogna: il 9-n e’ alle porte. rajoy mandera’ la polizia per impedire il voto?

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di GIANLUCA MARCHI Manca meno di una settimana al 9 Novembre, giorno fissato per il referendum alternativo (senza valore legale, meglio ripeterlo) sull'indipendenza della Catalogna, e ancora non si sa bene cosa potrà succedere domenica prossima. Non stiamo qua a ripercorrere tutta la storia contrastata di questa consultazione consultiva, ma dal fortissimo significato politico, perché i nostri lettori dovrebbero essere ben informati se hanno seguito l'informazione puntuale che il MiglioVerde ha dato sui fatti catalani fin dall'11 settembre scorso, giorno della Diada che portò in piazza all'incirca due milioni di persone che chiedevano di votare. Ricordiamo solo che il presidente catalano Artur Mas e i partiti indipendentisti catalani (maggioranza assoluta nel Parlamento) hanno optato per questa soluzione alternativa, dopo che la Corte costituzionale spagnola ha sospeso la consultazione ufficiale approvata a suo tempo. Per consentire il referendum alternativo si sono mobilitati b
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4 COMMENTS

  1. Quanto vorrei essere Catalano oggi.
    Che invidia mi fanno.
    Invece mi ritrovo in questa lombardia di pappe molle senza cojones.

  2. Comportamento di Madrid è assurdo. In un paese civile il parlamento di Madrid dovrebbe 1) prendere atto , se volete molto malvolentieri ma questo è irrilevante, dei risultati dei referendum , 2) cambiare la Costituzione , 3) aprire il tavolo per i dettagli tecnici della separazione, e poi,4)
    con la nuova costituzione, approvarla.
    Io dico che il 9 voteranno @ l’80% degli aventi diritto e che tra quelli che avranno votato il 90% scriverà due volte si.

  3. Con due milioni nelle piazze, chi dubita della vittoria?
    E per questo che Roy e Spagna calcano la mano e terrorizzano il popolo catalano: non deve vincere il referendum!

  4. Una consultazione referendaria, a maggior ragione autogestita, se condotta con tutti i crismi, ha pieno valore legale, anche se per il regime vigente è illegittima o inefficace.
    Il giorno stesso della proclamazione dei risultati se i si avessero la meglio, in modo significativo (secondo altra analoghe votazioni) il parlamento catalano potrebbe dichiarare l’indipendenza, e proclamarsi organo rappresentativo del popolo transitorio, invocando la legittimazione internazionale.
    A questo punto però subentra la “forza”: essendo azione illegittima ed illegittima per l’ordinamento dello stato spagnolo verrà “annullata” e i rappresentanti catalaniinacciati di arresto in caso di resistenza.
    Qui scatta la Forza, da una parte parlamento asseragliato e popolo (o milizia popolare armata) a sua difesa all’esterno. Dall’altra la Guardia Civil (i ns. Carabinieri) e esercito comandati a destituire il parlamento, arrestare i politici, imporre la quiete e insediare un nuovo governo.

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