di FRANCESCO CERRI*
Si riaffaccia la 'mina vagante' catalana e mette ancora più a rischio i sempre più fragili e instabili equilibri politici della Spagna del dopo bipartitismo.
Il parlamento di Barcellona ha sfidato apertamente per la prima volta oggi le istituzioni di Madrid e soprattutto la corte costituzionale approvando una mozione che apre il processo di 'disconnessione' dalla Spagna. Il governo di Madrid ha annunciato un immediato ricorso alla corte costituzionale appunto contro il pronunciamento di Barcellona, definito "molto grave" dalla vicepremier Soraya de Santamaria. Si apre un conflitto politico e istituzionale dalle conseguenze ancora imprevedibili.
Dopo la vittoria dei partiti indipendentisti - maggioranza assoluta nel 'Parlament' di Barcellona - alle regionali catalane del 27 settembre scorso il nuovo presidente della Catalogna il secessionista Carles Puigdemont aveva confermato nonostante la granitica opposizione di Madrid l'obiettivo di arrivare a una 'rep
La Catalogna ha fatto quello che la Regione Veneto non oserebbe mai fare, nonostante tutti i proclami e le chiacchiere… per mancanza di statura, di coraggio e di convinzione, troppo legati alle loro poltrone ben remunerate da Roma che non osano mettere a repentaglio… paura di essere commissariati? eh, certo! quando si è sudditi fino al midollo è assolutamente cosa da evitare…
Eh già…