di FRANCO CAGLIANI
Artur Mas non cambia rotta per "sgancarsi" dallo Stato spagnolo, nel giro di qualche mese, come da piano prestabilito. Tra un incontro con il neo-sindaco di Barcellona (in quota Podemos) e altre personalità, il presidente catalano ha confermato che lunedì firmerà il decreto di indizione delle elezioni anticipate, previste per il 27 settembre, solo una quindicina di giorni dopo la Diada.
Nella sua testa le immagina come "elezioni plebiscitarie", pro-indipendenza ovviamente. Nel frattempo, il suo governo ha anche presentato il bilancio di previsione, che rispetto ad altri bilanci delle comunità si presenta come l'unico a rispettare i deficit di bilancio imposti, non oltre lo 0,7% del Pil. Insomma, la Catalogna vuol dimostrare di rispettare gli impegni presi, quasi un messaggio a chi ritiene la secessione d Madrid un impegno inderogabile. E il bilancio è stato inviato al Ministero competente, quello diretto da Cristòbal Montoro.
Per un appoggio otten
Chiedere lindipendenza…