di FAUSTO BAROSCO
Oggi vi voglio raccontare una storia ai più sconosciuta (e di questo bisogna ringraziare la scuola pubblica italiana ), la storia del più grande disastro ambientale di tutti i tempi, quella della "Campagna di Eliminazione dei Quattro Flagelli".
Siamo nel 1958, la Cina è nel pieno del Grande Balzo in avanti, la trasformazione da paese agricolo a potenza industriale marxista deve procedere a grandi passi, non si può fallire.
C'è bisogno di cibo nelle città ed i "Compagni Scienziati" calcolarono che ogni passero consumasse circa 4,5 kg di grano all'anno – e che ogni milione di passeri uccisi avrebbe significato cibo per 60.000 persone. Sulla base di queste informazioni ed in perfetta sintonia con la visione di Marx stesso - che era tutt’altro che un ambientalista - secondo la quale la natura doveva essere pienamente sfruttata dagli esseri umani a scopo di produzione, per risolvere il problema Mao lanciò la Grande Campagna contro il passero. Tutta
morale: meglio che gli stati pensino ad abituare la gente a non seminare la plastica in giro, questa si che è un flagello fatto da noi e non dalla natura… e neanche in mare, dato che ora ci vanno tutti, senno i pesci la mangiano e poi muoiono… addio fritto misto!.. ma anche tonno sott’olio!…