di ALESSANDRO FUSILLO
Il Signor Giuseppe (o Giuseppi, secondo alcuni) Conte, oscuro avvocato di provincia assurto agli onori della cronaca quando un comico non più in grande spolvero e un ex venditore di bibite dello stadio di Napoli decisero di nominarlo presidente del consiglio, ha emesso lunedì l’ennesimo pagliaccesco decreto per regolamentare la vita di sessanta milioni di italiani, nessuno dei quali ha mai espresso un voto che sia uno in favore del nostro. Ricordo ancora, con nostalgia, i tempi in cui ci lamentavamo del buon Matteo Renzi, reo di essersi fatto nominare primo ministro avendo avuto solo i voti da sindaco di Firenze. Il buon Conte non è stato eletto nemmeno amministratore del suo condominio, eppure dispone con piglio dittatoriale e con cipiglio preoccupato della vita di tutti i suoi concittadini. È la democrazia bellezza!
Tralascio ogni commento sull’italiano approssimativo del decreto. La chiarezza mentale si riflette nella semplicità della scrittura.
Bravo! Bell’articolo. Ricordo una banda di malfattori che operava con divise nei dintorni di Padova. Di solito circuivano i vecchietti. Io una volta mi hanno preso per vecchietto. Hanno suonato al mio campanello mentre stavo ripulendo la mia katana e senza far troppe storie se ne sono andati…
C’è un commentatore de Il Corriere Della Sera che definirebbe l’autore del presente articolo un uomo malvagio che ostenta l’idea di libertà come una bandierina e che vuole attirare a sé la parte peggiore dell’Italia. Siamo tornati al “servo del padrone” se voti un partito diverso da quello comunista o socialista. Non credo che la corrente crisi sarà una buona occasione. Anzi: vedendo la sindrome di Stoccolma con espletazione salivare di tanti concittadini, credo che la tentazione totalitaria di certi personaggi si rafforzerà ulteriormente. Perché corroborata dal consenso.
Purtroppo mi trovo a dover condividere quanto detto. Purtroppo perchè vorrei anch’io che ci sai un minimo di amor proprio ma vedo ovunque gente spenta, incattivita, senza senso critico e allineata e coperta. Non riesco a credere che ci possa essere un cambiamento rilevante.
Purtroppo, quel che lei osserva a noi anche risulta, ma non lasciamo mai nulla di intentato, nel tentativo di risvegliare le coscienze.