di MATTEO CORSINI
"Prezzi bassi sono positivi per gli importatori di greggio nel breve periodo. Nel contesto del riscaldamento globale, però, non aiutano. Questo sarebbe il momento giusto per compensare in parte la diminuzione dei prezzi del carburante con una tassa più alta sulla benzina. Ma non vedo nessun segnale in questa direzione". Olivier Blanchard, fino a pochi mesi fa capo economista del Fondo Monetario Internazionale e autore di un manuale di macroeconomia adottato in diverse facoltà di economia, pare non essere del tutto soddisfatto degli effetti della diminuzione del prezzo del petrolio e dei prodotti derivanti dalla sua raffinazione, carburanti in primis.
Essendo politically correct preoccuparsi (o fingere di farlo) per il riscaldamento globale, Blanchard suggerisce di compensare la riduzione del prezzo della benzina con un aumento della sua tassazione. Posto che ogni tassazione rappresenta una violazione della proprietà del soggetto tassato, pretendere di di
Sono curioso di sapere cosa mai potrà contenere il “manuale di economia” scritto dal keynesiano Blanchard che, secondo ilSole24ore “ha rivoluzionato l’Fmi” allontanandolo “dalle tradizionali politiche di sostegno all’offerta” per avvicinarlo “a politiche neo-keynesiane di sostegno alla domanda”. Poverino, che sforzo!
Di fronte a questi quaquaraquà dell’economia la “scuola austriaca” ha sempre più la sua ragion d’essere.
Bravo Corsini.
Corsini è un segugio impareggiabile nello scoprire cretini assoluti.
Purtroppo, più sono cretini e più vengono ascoltati.